MONTE CANIN - Ferrata JULIA
Testo di "Fabrix" - Web/Foto "PaMa"

Monti:
Alpi Giulie Orientali
Partenza:
Parcheggio Sella Nevea - Rif. Gilberti 1850 m slm
Carta Tabacco:
19
Arrivo:
Cima Canin - 2587 m
Sentieri:
CAI 632 - Ferr. Julia
Dislivello max:
737 m (dal Rif. Gilberti)
Difficoltà
Medio Bassa
Note percorrenza:
2h avvicinamento all'attacco ferrata
1h 15m Vetta Canin
Periodo:
08 agosto 2010

Partecipanti:
Laura, Fabrizio, Andrea, Franco e Paolo


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La ferrata si raggiunge alla sommità del paleo ghiacciaio reso più ampio dalle abbondanti nevicate invernali, ma molto ridotto in realtà secondo i racconti di chi  vi è passato anni fa, il suo ritiro si evidenzia sulle rocce ben levigate sui primi metri della Via Julia.






























La ferrata è stata completamente rifatta con cavi e fittoni nuovi luccicanti, sulla roccia color crema della salita, un bel lavoro che da sicurezza in ogni passaggio, ricordo il vecchio cavo scuro e spesso sfilacciato dell’escursione precedente dove molti fittoni si muovevano dalle loro sedi, altri erano piegati dalle rocce cadute, ora invece hai la sensazione di avere per le mani un giocattolo appena comprato con tutta la soddisfazione del caso.




























I passaggi si susseguono senza molte difficoltà, si fa attenzione a non smuovere pietre perché le rocce non sono molto compatte in più di qualche punto.  Un canalino viene sormontato facilmente seguendo poi una serie di staffe che sormontano una piccola parete verticale.






































I punti per qualche sosta non mancano e a seconda del traffico della giornata ci si può rilassare su diversi terrazzini panoramici che guardano sulla base del costone e il paesaggio lunare che si sviluppa più in basso .













Ai fianchi le pareti lavorate che salgono verso la sommità e anche qui forme curve e sfumature si alternano rendendo quasi dinamica questa roccia ferma.   Alcuni sbuffi di nuvole basse che a tratti annebbiano la conca sottostante danno l’impressione di trovarsi sulla bocca di un vulcano attivo, illusione creata da una scenografia naturale che solo qui offre questo spettacolo.









































































La Via prosegue con passaggi differenti, ma mai veramente impegnativi o molto esposti , una ferrata piacevole, sicura  e divertente che ci distrae per circa un’ora prima di arrivare alla sua conclusione e spalancarci il versante opposto del massiccio.


.
Che mondo diverso ancora verso sud, spianate di roccia canali orizzontali, pozzi e cavità sparsi su di un’area enorme da est a ovest , la cima è vicina ormai e la grande croce del Canin ci si presenta subito alla nostra destra.





































La cima ce la godiamo con calma, la vista è splendida, è il Canin ed esiste solo qui questa montagna.























































La discesa per la Via Julia diventa una calma passeggiata tra i commenti dei ragazzi sull’escursione, sulle montagne, sui colori e le ombre che cambiano con la luce del pomeriggio, .............................



























...........................sulla birra e spuntino al Gilberti, sul  tempo che manca per fare tante altre cose in montagna.......











































.....e proprio in mezzo ad un mondo modellato dal "tempo infinito",....

...parlare del "tempo che manca", pare quasi una battuta.















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